01 Mag Smartphone: impatto sugli adolescenti
Introduzione
Secondo una ricerca americana, sempre più adolescenti, utilizzano lo smartphone causando una delle peggiori crisi di salute mentale degli ultimi decenni. Effetti significativi sulla mente e sul sonno appaiono dopo due ore al giorno sui dispositivi elettronici. Sarebbe importante quindi che i ragazzi non superassero questo confine di tempo.
Aspetto storico/sociologico
Gli adolescenti di un tempo trascorrevano poco tempo sugli smartphone rispetto al tempo dedicato oggi. Infatti, questo porta a depressione, trascorrere più tempo da soli che con i coetanei e talvolta vulnerabili e a maggior rischio di suicidio. Si trovano a vivere una profonda instabilità emotiva e cerebrale. Un altro aspetto da sottolineare è il fatto che i giovani escono meno di casa perché riescono a chattare beatamente da casa senza scomodarsi, riescono a fare tutto senza più muoversi e condurre una vita con spensieratezza ma tengono sempre la testa occupata in uno schermo senza avere alcun obiettivo di vita.
Aspetto psicologico/patologico
La dipendenza da smartphone si sta diffondendo sempre di più e questo preoccupa molto anche le generazioni avvenire.
Riassumiamo alcuni punti che sono fondamentali per capire l’influenza degli smartphone sugli adolescenti:
– I ragazzi di 13 e 14 anni che passano dieci o più ore alla settimana sui social media hanno il 56 % in più di probabilità di essere infelici rispetto a quelli che passano meno tempo;
– I sintomi depressivi dei ragazzi sono aumentati del 21% dal 2012 al 2015, mentre nelle ragazze sono aumentati del 50 %, più del doppio;
– Buona parte del linguaggio non verbale viene a mancare, con conseguenze importanti sulla qualità delle interazioni;
– Il 46% degli adolescenti è in uno stato d’ansia se non è in possesso dello smartphone.
Aspetto educativo
È necessario che venga insegnato agli adolescenti ad autoregolare l’uso dello smartphone, cercando di utilizzarlo quando è necessario e senza che diventi una dipendenza o talvolta una malattia. Bisogna cercare di proporre attività in cui si sentano coinvolgere e da cui ne sono attratti, ma soprattutto tenere dei discorsi in modo da spronare il dialogo e per un confronto su diverse tematiche.
Conclusioni
L’età adolescenziale essendo segnata da una profonda riorganizzazione identitaria, l’utilizzo degli smartphone offrono una dimensione apparentemente sicura e protetta con la tranquillità di potersi fidare degli altri. Tutto ciò non è così, bisogna che l’adulto intervenga qualora l’uso del cellulare diventi eccessivo; siano in grado quindi di gestire le situazioni critiche, offrendo la possibilità ai ragazzi di esprimersi liberamente valorizzandoli, mettendo delle regole ben chiare e incisive; proprio perché si tratta di una fase della vita particolare bisogna cercare di indirizzare al meglio i giovani, moderando l’utilizzo dei cellulari.